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IL FASCINO TERMALE NEL PRIMO ‘900

SALSOMAGGIORE E LE TERME DI BERZIERI

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La tradizione termale di Salsomaggiore è relativamente recente. Le sue acque salsobromoiodiche, utilizzate sin dall’epoca preromana per la produzione del sale utile per la conservazione degli alimenti, solamente dopo il 1839, grazie alle ricerche del medico Lorenzo Berzieri, sono utilizzate anche con scopi curativi.

Anticamente il borgo era definito il “villaggio del sale”, e sorgeva sulle sponde dei torrenti Citronia e Ghiara, intorno a una fitta rete di pozzi d’acqua salsobromoiodica. Nel centro storico, sulla riva del torrente, sorgeva la fabbrica del sale; qui si lavorava l’acqua salsobromoiodica per ricavare, attraverso un procedimento di evaporazione, il prezioso sale alimentare. Nel 1857 una parte delle Saline viene demolita per far posto a un primo stabilimento per le cure termali: il cosiddetto “Stabilimento Vecchio”.
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Dal 1914 l’architetto Giulio Bernardini, con Ugo Giusti, avvia i lavori dell’attuale stabilimento termale. L’edificio viene completato con gli straordinari apparati decorativi di Galileo Chini.
Il colossale cantiere, che costò l’enorme cifra di 23 milioni di lire dell’epoca, richiese la manodopera di centinaia di muratori, marmisti e decoratori. A questi si aggiunsero i fabbri dell'officina di Antonio Veronesi, che forgiarono le decorazioni in ferro e gli artigiani delle Fornaci Chini di Borgo San Lorenzo, che crearono le numerose ceramiche.
Vennero usati i marmi rossi di Verona, i bianchi di Botticino e di Carrara, i gialli di Siena, i travertini di Rapolano. Fu inoltre chiamato per la realizzazione degli affreschi interni il pittore cremonese Giuseppe Moroni, che dipinse il trittico della controfacciata.

Il complesso termale dell’Appennino parmense fu inaugurato il 27 maggio 1923, alla presenza di Roberto Farinacci, gerarca di Cremona, e all’epoca fu definito “le più belle terme del mondo”.

Tra il 1920 e il 1930 venne costruito sul retro del grande edificio termale e perfettamente in continuità con esso, l’Istituto Chimico, anch’esso progettato dall'architetto Ugo Giusti.

Nel 1997 la legge nota come “Collegato Bassanini” decretò la cessione gratuita degli stabilimenti termali di proprietà statale alle regioni; l’anno seguente fu fondata la società “Terme di Salsomaggiore”, suddivisa fra il Comune di Salsomaggiore Terme, la provincia di Parma e la regione Emilia-Romagna; la nuova proprietà avviò allora alcuni lavori di ristrutturazione degli interni dello stabilimento, ove fu realizzato un moderno centro benessere, ampliato a più riprese fino al 2009.  Nel 2015 la società proprietaria dell’edificio, a causa degli ingenti debiti accumulatisi negli anni, fu ammessa alla procedura di concordato preventivo; nel 2018 il complesso termale venne messo in vendita a acquistato nel 2021 dalla Cassa depositi e prestiti e affidato in gestione al gruppo privato Quadrio Curzio.

Attualmente il Palazzo delle Terme Berzieri è chiuso per lavori di restauro. Apertura prevista nel 2025.

Si suggerisce intanto la visita della mostra Oro e Oriente. Galileo Chini a Salsomaggiore Terme per “Le più belle Terme del mondo” dal 27 maggio al 17 settembre 2023, che svela la monumentalità artistica di Salsomaggiore, nel centenario dell’inaugurazione, che unisce il Liberty e l’Art Deco’ nei quattro punti chiave della città.
Da non perdere una visita al Palazzo dei Congressi e Biblioteca, nel grande edificio Liberty e Deco’ ora situato nell'ex Grand Hôtel des Thèrmes.

Sito web: https://emiliaromagnaturismo.it/it/eventi/oro-e-oriente-galileo-chini-....


 
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