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IL FASCINO TERMALE NEL PRIMO ‘900

LA BELLE EPOQUE ALLE TERME DI VICHY

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Siamo al centro della Francia, dove già in epoca romana le acque calde di Vichy erano conosciute col nome di Aquae Calidae. Ma nei tempi moderni l’idroterapia a Vichy inizia nel XVII secolo grazie ai medici termali che scoprirono il benessere contemporaneo delle cure interne (bere acqua termale) e delle cure esterne (cura del corpo: bagni e docce). Dopo il 1800, con la Restaurazione, poi con i soggiorni di Napoleone III, Vichy diventa la più rinomata stazione termale francese della Belle Epoque, dove i piaceri mondani accompagnano le virtù terapeutiche delle acque, e l’architettura Art Nouveau trionfa in tutti i sensi. 

Nei primi del 900, quando ormai la fama della Città di Vichy era già ben consolidata, a seguito delle sempre maggiori richieste di “cure termali” venne costruita la “spa più grande del mondo”: il cosiddetto Grande Stabilimento Termale. L’edificio, in stile neo-moresco, si staglia nel panorama cittadino con i suoi 170 metri di lunghezza e i suoi 165 metri di larghezza. La sua facciata decorata con ceramiche in “arenaria fiammata con decorazione acquatica” si rivela sul parco delle sorgenti dove passeggiano i “bevitori d’acqua”. 
Le decorazioni del Grande Stabilimento Termale vennero affidate ad artisti famosi che combinarono l’arte romano-bizantina con l'Art Nouveau. Sono del pittore simbolista Alphonse Osbert i murales nella sala, prevalentemente blu, sul tema delle sorgenti e dei bagni; sono di Paul Roussel, le sculture, e del ceramista Alexandre Bigot l’arenaria blu degli schermi della cupola, dei pannelli decorativi e delle tegole di colmo.

 
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La costruzione del grande stabilimento termale, del 1903, segnò l’apice dell'idroterapia di Vichy che culminò negli anni ‘30. Con non meno di 136 cabine per trattamenti, il termalismo a Vichy fu anche all’avanguardia per conoscenze mediche e igieniche dei primi del ‘900.

A tal proposito nel 1896, fu creata la “Douche de Vichy”, trattamento famoso ancora oggi e praticato. Si tratta di un “doccia-massaggio” che viene eseguito, in origine, a quattro mani su tutto il corpo. Il massaggio termale, da quel momento in poi si sviluppa e diventa una nuova componente, quasi irrinunciabile, del “menù termale” di questa località.

Favorita da un contesto economico particolarmente florido, dallo sviluppo dei trasporti e dalla vicinanza con Parigi, Vichy crebbe ininterrottamente fino al 1914, accogliendo più di 100.000 “bagnanti” e “bevitori di acqua”, e naturalmente tutte le più illustri personalità dell’epoca.

 

La sala delle Fonti e la galleria della passeggiata

Costruita anch’essa nel 1903, la Hall des Sources ospita le fontanelle delle cinque sorgenti utilizzate per le cure idropiniche: Célestins, Lucas, Hôpital, Chomel e Grande Grille. 
Ispirato alle “trinkalle” delle terme tedesche o austro-ungariche, questo “vaso di vetro e ghisa” fu progettato per essere in armonia con gli edifici circostanti. Su ogni lato del parco, una galleria coperta lunga 700 metri conduce al Palazzo dei Congressi (nella foto qui sotto in una cartolina dei primi del '900).

 
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Opéra de Vichy

Ma il luogo più emblematico e unico nel suo genere è senz’altro il Teatro dell’Opera. 
Sin dalla sua costruzione nel 1901, l’Opéra de Vichy è il secondo teatro più grande di Francia, dopo l’Opéra Garnier. Costruito dall’architetto Charles Le Cœur è stato realizzato nel più puro stile Art Nouveau ed inaugurato nel 1903. Il meraviglioso scrigno si presenta in una armonia di decori floreali di rose, margherite, gloria mattutina e crisantemi nei colori d’oro, giallo e avorio grazie allo straordinario lavoro del pittore Léon Rudnicki e alle sculture di Pierre Seguin. L’immensa cupola luminosa, priva di lampadario, è cinta da una corona di rose e un’altra di cetre.

 
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Con i suoi 1400 posti a sedere, un’orchestra di 100 musicisti, novanta coristi, solisti, ballerini e attori… dal 1903 al 1964 l’Opéra di Vichy è stata la capitale estiva della musica. Dopo il recente ammodernamento il Teatro dell’Opera continua tutt’oggi ad ospitare belle produzioni che spaziano dal teatro, alla danza, all’opera e alla musica sinfonica. 

Dal 2010 Vichy fa parte del Patrimonio Mondiale UNESCO con i suoi 34 edifici straordinari.
https://www.vichy-patrimoine-mondial.com/patrimoine/opera/

 
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